Dubbio
Per carità: il principio è stravalido e da sempre ne siamo sostenitori. Ma c'è possibilità (direi quasi: voglia) di rieducare in carcere un disgraziato che scientemente ammazza la fidanzata incinta al settimo mese (e quindi ammazza pure il bimbo, suo figlio!), tenta di bruciarla, ne occulta il cadavere, svia le indagini per giorni e poi confessa il delitto come fosse un protagonista di qualche reality televisivo, senza la minima ombra di pentimento per l'orrore che ha commesso?
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