Con don Fiorio e don Turrina ora i parroci sono tre
di FRANCESCA GARDENATO
Ingressi di nuovi parroci a Lonato del Garda e Campagna di Lonato
Lonato e Campagna fanno squadra: in parrocchia i “quattro moschettieri” della pastorale. Dopo il saluto di mons. Osvaldo Checchini, ora parroco di Rizza, nella basilica di Lonato hanno fatto il loro ingresso, durante la Messa serale di sabato 29 ottobre, don Alessandro Turrina e don Damiano Fiorio, che si affiancano come co-parroci a don Matteo Selmo, a Lonato dal 2013, e a don Tarcisio Soldà, collaboratore parrocchiale.
Molto partecipata la celebrazione dello scorso sabato, con il sindaco Roberto Tardani e l’amministrazione comunale, la banda cittadina e i cori uniti di Lonato e Campagna. La Messa è stata aperta dal vicario generale mons. Roberto Campostrini e presieduta da don Fiorio. Durante l’omelia, don Turrina ha esordito proprio con gli interrogativi che per settimane erano stati rivolti a loro: «Come state? Siete pronti? Siete pronti ad accoglierci e a far crescere la comunità nella fede?».
Il nuovo cammino insieme è iniziato proprio all’insegna della festa e dell’accoglienza. Erano presenti anche alcuni parrocchiani dell’unità pastorale di Sant’Ambrogio-Domegliara. A ciascuno dei due sacerdoti è stato consegnato un trolley contenente alcuni oggetti di vita quotidiana, simbolo di un nuovo viaggio ed altri simbolo del calore che li attende a Lonato, come i celebri biscotti “abbracci” e una maglietta dipinta a mano dagli adolescenti che ritrae entrambi i parroci.
Per don Alessandro Turrina, 47 anni, nato a Verona e originario di Rizza, prete dal 2011, quello sul Garda è un gradito ritorno: era già stato responsabile della pastorale giovanile del Lago bresciano e vicario parrocchiale di Colombare di Sirmione, oltre all’incarico di vice-direttore del Centro diocesano di pastorale adolescenti e giovani, fino al 2017. Anno in cui è stato nominato dal Vescovo parroco dell’unità pastorale di Sant’Ambrogio di Valpolicella, comprendente anche le comunità di Gargagnago, Monte e San Giorgio di Valpolicella. Don Damiano Fiorio, 43 anni, originario di Vigasio, prete dal 2005, è alla sua prima esperienza presbiterale sul Garda, dopo essere stato negli ultimi quattro anni parroco di Domegliara, Ceraino, Ponton e Volargne, sempre nell’unità pastorale di Sant’Ambrogio-Domegliara. In precedenza era stato vicario parrocchiale di Cristo Risorto in Bussolengo, poi di Castel d’Azzano, quindi parroco di Forette e, dal 2013 al 2018, di Bovolone. Ora i due condivideranno la canonica con don Selmo, amico e collega stimato.
«Sono contento di tornare nel vicariato del Lago bresciano e di ritrovare don Matteo – rivela don Alessandro Turrina –. Torno come parroco di Lonato e Campagna e inizio con serenità e gioia questo nuovo servizio che mi è stato affidato. La cosa bella è vivere in tre parroci l’unità presbiterale e la fraternità tra sacerdoti. Porto ancora nel cuore le tante cose belle fatte sul Lago bresciano con i giovani». «Io e don Alessandro arriviamo insieme, la Provvidenza ci ha mandato insieme, ma non ci siamo scelti. Io sono più giovane, ma più anziano per vocazione. Condividiamo oltre alla canonica anche il fatto di essere entrambi nati il 26 giugno – scherza don Damiano Fiorio –. Sono felice di iniziare con don Alessandro e don Matteo questa esperienza – racconta –, per me è una parte nuova della diocesi di San Zeno. Ma il lago mi ha sempre accompagnato anche negli anni di formazione: ho avuto come compagno di studi l’amico diacono Michele Onesti di Moniga. Quindi divenire parroco qui è un po’ concludere quel seme germinato negli anni del seminario». La festa è poi proseguita in oratorio con un piccolo spettacolo pirotecnico, apericena e musica dal vivo.
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