Il testamento spirituale di don Fusina

Vergine santa, Madre di Dio e Mamma mia dolcissima, eccomi giunto al termine del mio terreno pellegrinaggio e alla soglia di una nuova vita. Come sono stato consacrato a Te fin dalla più tenera infanzia , cosi Ti affido anche la mia morte e la mia eternità. Con materna bontà mi hai condotto quaggiù lungo la strada dell'abbandono filiale al cuore di Gesù insegnandomi pazientemente la via dell'infanzia spirituale e dandomi come sorella spirituale la piccola Teresa di Gesù Bambino.
Ora che sto per presentarmi davanti al Signore tutto pieno di peccati e vuoto di meriti, non permettere che rimanga solo con la mia miseria, ma prendimi ancora per mano e presentami Tu stessa a Gesù, coperto dalla tua materna misericordia.
Sii la mia avvocata e chiedi per me il dono della salvezza, anche se riconosco di non meritarla. Confido tuttavia nei meriti infiniti di Gesù, nel suo sangue sparso per me e da me innumerevoli volte offerto sull'altare, nelle sue piaghe gloriose e nel suo Cuore divino. Come un giorno Rebecca ricoprì con le vesti del primogenito Esaù il fratello Giacobbe per strappare al padre Isacco la benedizione, così Tu, Mamma diletta, coprimi dei meriti infiniti del tuo primogenito Gesù, così che possa ottenere dal Padre Celeste la benedizione di cui parla il vangelo: "Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo". Allora non avrò paura di affrontare il grande momento della morte, ma lo farò con il cuore pieno di pace, di serenità e di gioia! Madre cara, ti affido tutti coloro che mi sono cari e che ora devo lasciare. Vorrei tanto che Tu li benedissi e li riempissi di consolazione: quanti mi sono stati vicini con il loro affetto e la loro concreta generosità, i miei superiori, i miei confratelli, le persone che la Provvidenza mi ha affidato e mi ha fatto incontrare nel mio ministero pastorale, soprattutto quelli che hanno condiviso con me l'impegno per farti conoscere ed amare.
Come vorrei che la devozione al tuo Cuore Immacolato diventasse il bene testamentario che lascio loro in eredità. "Sono povero, dirò con San Pietro, non ho né oro né argento: ma quello che ho io ve lo dono di cuore". Il mio tesoro è l'amore per Te, o Maria. Un amore che non mi ha mai allontanato da Gesù, ma che anzi, al contrario mi ha condotto ogni giorno di più nella sua intimità, nel suo Cuore divino. Mi dispiace che la mia vita peccaminosa e imperfetta impedisca loro di vedere quanto sei meravigliosamente maestra di santità per coloro che ti amano I Perdonami e mostrati ora clemente e misericordiosa verso questo povero peccatore! Supplisci ai miei vuoti spirituali riempiendoli con le grazie del Signore.
So che ora dovrò affrontare un lungo cammino di purificazione, ma ho piena fiducia nella misericordia di Dio, nei meriti di Gesù, nell'aiuto della Tua intercessione e in quella del mio angelo custode.
Confido anche nei suffragi dei miei confratelli e dei miei amici ai quali chiedo umilmente di aiutarmi. Da parte mia prometto , se il Signore lo permetterà, di essere sempre loro vicino con l'affetto e con l'intercessione. Chiedo perdono a tutti, specialmente a quanti avessi scandalizzato e perdono di cuore a chiunque mi avesse recato dispiacere.
Così, nella pace, metto la mia mano nella tua, o Mamma dolcissima, e come un piccolo bambino, chiudo gli occhi fiducioso e oltrepasso la soglia oltre la quale il mio amico Gesù mi  sta aspettando per affidarmi una nuova missione che durerà in eterno.
"Padre, nelle tue mani affido il mio spirito".