Buone vacanze, vacanze buone per tutti

di ADRIANA VALLISARI

Agosto, tempo di vacanze. Questo è il tradizionale mese in cui la città si svuota, lasciando spazio ai turisti, ritornati in abbondanza in centro e sul lago di Garda. E, pure in provincia, chi può farà la valigia per trovare ristoro dal caldo e un po’ di riposo per ricaricare le batterie in vista della stagione fredda.

Ma siamo consapevoli che non per tutti sarà vacanza. C’è chi continuerà a lavorare e chi proprio rimarrà a casa, perché impossibilitato a spostarsi, come le persone con problemi di salute o i tanti anziani senza rete familiare. Per quelli con più di 80 anni che risiedono nel comune di Verona sarà riproposto anche quest’anno il progetto “Lo so che non sono solo”, un servizio settimanale di ascolto telefonico (per informazioni: numero verde 800.085570). A volte, anche una telefonata aiuta. Oppure, c’è qualche ente che s’ingegna per far passare dei momenti di spensieratezza ai “nonni” del paese: un bell’esempio, in questo senso, ci arriva da Tregnago, nell’Est veronese.

Altri vacanzieri mancati, c’è da immaginare, saranno i nuclei familiari in difficoltà economica, ai quali il recente aumento dell’inflazione magari ha eroso i pochi risparmi messi da parte.

E poi ci sono le persone con disabilità e i loro cari, che dopo due anni e mezzo di pandemia – definirli complicati è un eufemismo – avrebbero ben diritto di tirare il fiato. Per fortuna, nel Veronese esiste una fitta rete di volontariato attiva nel proporre attività socializzanti e “di sollievo”.

Ci sono pure delle pratiche virtuose, portate avanti da anni, che permettono alle persone con disabilità anche grave e ai loro caregiver di trascorrere una settimana di ferie in un luogo attrezzato, pensato per loro.

È ciò che accade a “Casa Armonia”, a San Zeno di Montagna, struttura di proprietà della Fondazione Barbieri, gestita dal 2007 dall’associazione Amici senza barriere – Daniela Zamboni, che da 54 anni sta a fianco delle persone con disabilità e alle loro famiglie.

Qui, a mille metri d’altitudine, sulla terrazza che domina il Benaco, c’è una casa- vacanze attrezzata, senza barriere e con un bel camminamento esterno che permette a tutti di raggiungere un grande castagno nel bosco, persino a chi si muove solo su una sedia a rotelle. «I ragazzi che non hanno familiari o semplicemente che non hanno la possibilità di fare nessun’altra vacanza non vedono l’ora di arrivare quassù, specie dopo due anni di Covid, che ha creato danni psicologici enormi, soprattutto legati all’isolamento, e disagi nella gestione quotidiana», dice Cinzia Gozzo, presidente dell’associazione nata all’ombra del campanile di San Nazaro.

Ecco perché i gruppi che stanno frequentando la casa – sono 19 i posti disponibili – davvero sperimentano un’esperienza straordinaria. «Dopo lo stop del 2020 e del 2021, in cui abbiamo potuto usare la casa solo per le uscite domenicali, finalmente torniamo a regime; oltre ai nostri associati, accogliamo prenotazioni di altre realtà, anche da fuori regione», aggiunge il vicepresidente Alessandro Soffiati.

Tra un giro al mercato settimanale, un aperitivo vista lago, pranzi condivisi e attività ricreative, coordinate dagli infaticabili volontari, le giornate scorrono via veloci, sebbene nessuno metta fretta. «Ci sono disabilità diverse ed età diverse, accomunate da un fatto: in questa vacanza nessuno si deve sentire un peso», concludono i volontari.